LA MIA TRE CAMPANILI
A volte mi chiedo perché corro, chi me lo fa fare di percorrere centinaia e centinaia di km per poi finire la maggior parte delle gare in una posizione anonima.
Sono i momenti come quello che sto vivendo in questi giorni a darmi risposte esaustive.
Pur sconvolto, amareggiato, disperato dalla malattia di mio padre che sembra averlo superato a 100m dal traguardo, invece di buttarmi via, sento la voglia di correre di scappare dalla realtà per far entrare il mio spirito in simbiosi con la vita e la natura.
Ore 9,30 inizio la Tre Campanili, sono stanco, ormai sono giorni che non dormo, mi vorrei fermare già al 4 km ma sono spinto da risorse inattese che conservavo nel lembo più nascosto della mia anima, nulla mi sembra insormontabile, i 13 km di salita e i 9 km di discesa volano in un attimo rendendomi le gambe pesanti e lo spirito leggero.
Solo 3 anni fa i medici, che ora condannano mio padre, sentenziavano ”lei non potrà mai più correre” ma eccomi qui al traguardo della Tre campanili 21,097 km di corsa in montagna.
Io ce l’ho fatta e tu papà prova a sprintare che magari l’arrivo lo tagli prima tu!! ti voglio bene!!
Gianluca
05/07/2010
Per lasciare un commento devi essere un utente registrato
commenti [2]
D | L | M | M | G | V | S |
01 | 02 | 03 | 04 | |||
05 | 06 | 07 | 08 | 09 | 10 | 11 |
12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 |
19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 |
26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | |
Fabio Calabrese (13-07-2010 10:25)
Forza Gianluca e soprattutto FORZA a tuo papà! fabio