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“Roma Roma Roma, core de sta città…” così cantava il mitico Antonello Venditti e Roma ha mostrato tutto il suo cuore in questo weekend in più di un’occasione: nella giornata di sabato quando abbiamo potuto ammirare i più suggestivi scorci e panorami capitolini sotto un cielo terso ed uno splendido sole e poi, domenica, alla partenza della gara quando voltandomi indietro non riuscivo a scorgere la fine del serpentone umano dei 10.000 runners!
Se il tempo nella nostra prima giornata romana, quella di venerdì, era stato incerto ma pur sempre clemente, il sabato come già detto, ci ha riservato un clima primaverile, cosa che ci ha permesso di visitare in lungo e in largo il centro della capitale e man mano che passavano le ore lo strip tease incalzava…via la giacca, poi il maglione sino a rimanere…ma cosa avete capito…in maglietta!
La conclusione della lunga giornata di sabato (il venerdì eravamo più “cotti” causa sveglia alle 5) avveniva c/o “La pizza de Checco Scapicollo” locale tipico “de borgata” dove abbiamo gustato una buona pizza ed ammirato numerose maglie di calcio in prevalenza della Roma (abbiamo scoperto in seguito essere Ristorante Ufficiale).
Ma veniamo alla gara: anche se siamo in zona EUR la sveglia suona presto perché sono un po’ polentone e poi ho tutti i miei riti da espletare…Dopo un’attesa spasmodica finalmente arriva il bus che ci conduce alla metropolitana e da qui al luogo della partenza; facciamo appena in tempo a lasciare le nostre sacche sui camion poi stretching e riscaldamento. La giornata è grigia ma non fredda. A 15 minuti dallo start mi inserisco nella mia griglia. Quest’anno la partenza è a onde come a New York. Grazie al tempo realizzato a Busto Arsizio '08 sono molto avanti e dietro di me un fiume di atleti, che spettacolo! L’attesa mi pesa un po’ più del solito anche se non la vivo certo con ansia visto che non cerco “il” risultato. Parto tranquillo e man mano vedo scorrere a destra e sinistra tante gambe che girano molto più veloci delle mie. Un velo di tristezza mi assale ma cerco di far leva su quel briciolo di saggezza che ho e mi convinco che per le mie condizioni è meglio non sforzarmi; ho già commesso questo tipo di errore altre volte. E allora? Me la godo! Mi guardo intorno e vedo tanta campagna: non c’è pericolo di essere colti alla sprovvista in quanto il percorso è un “drittone” fino ad Ostia per cui monotono ma veloce, anche se occorre non esagerare fino al 10° km dove finiscono le leggere salite ed inizia la discesa ed infatti da li le gambe girano meglio complice anche il fatto che corro a fianco dell’amico d’infanzia di Linus: Jager. Ci facciamo compagnia e il tempo passa velocemente. In pratica si corre su una superstrada (tipo la Milano-Meda !!???) intervallata qua e la da qualche semaforo. Un solo episodio di intolleranza quando un giovane scende dall’auto ed inveisce verso un vigile. Lo invito a risalire in auto con un "eufemismo tutto milanese" e rivolgendomi agli altri runners vicino dico loro: “Noi milanesi siamo abituati, purtroppo” seguono improperi in romanesco indirizzati al simpatico automobilista. Finalmente si vede il mare; fosse stata una bella giornata il panorama ed il nostro morale ci avrebbero guadagnato. Qualche km prima di Ostia inizia a piovere. Non ci voleva; iniziamo il lungomare che si dovrà percorrere in andata e ritorno ed è proprio su questo tratto che mi sembra di vivere dei frammenti del film “Momenti di gloria” infatti pioggia fitta, vento forte e per di più contrario fanno si che gli atleti su questo tratto vadano al “rallenty”. C’è l’accompagnamento musicale ma non è la colonna sonora del famoso film. Poi tocca a noi e capiamo tutto…Concludo poco sotto l’1.34, volavo basso, molto basso e per oggi va bene così. Nel giro di pochi minuti sento freddo ma fortunatamente ci sono le docce calde. Insomma la Roma-Ostia nonostante le condizioni meteo avverse si è confermata veloce ed infatti anche la vincitrice Anna Incerti (già vincitrice della MICityMar08)ottiene il suo personale in 1h09’24’’ a soli 9’’ dal record della gara mentre Elijah Keitany, guarda caso un keniano…si è imposto nella gara maschile in 1h00’59’’. A me rimane il ricordo di un bel weekend trascorso in compagnia e la voglia di progettare un’altra trasferta importante per correre inseguendo nuovi traguardi ma anche solo e soprattutto per divertirsi!
 
(Alessandro Rossini)


01/03/2009


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