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Anche a Berlino una bella esperienza!!!!

Io e i miei Amici non ci saremmo mai aspettati una così grande disorganizzazione da parte dei tedeschi, confusione il sabato per il ritiro dei pettorali, e confusione nell'individuare lo stand dove riporre gli effetti personali prima della partenza, quest'ultima cosa è ancora più rilevante per chi è sotto la pioggia e cerca un posto dove cambiarsi. Comunque tutto questo, a dei pazzi che corrono per diletto, non è sufficiente per farli arrabbiare??. Allora tutti insieme, in 42000, si va verso i cancelli !! cavoli !! non si riesce ad entrare, siamo veramente troppi, ho le scarpe sporche di fango perché per arrivare qui ci hanno fatto passare da un bellissimo parco, bello veramente, peccato che con il maltempo era impraticabile. Comunque io sorrido, sapete quel ghigno di chi sta per fare qualcosa di bello e ha la sensazione che nessuno può negarglielo! E' felice anche la ragazza francese che mi sta vicino e il tedesco che ride con i compagni, l'italiano e il polacco si sono dipinti la bandiera della propria nazione sulle guance.  Partono i big e dopo circa dieci minuti il chip che ho al piede mi avvisa che la mia corsa è iniziata. Continua a piovere ma non ci crederete, ai bordi della strada c'è gente che fa il tifo, ci incita, bandiere di tutte le nazionalità (tante del nord Europa sventolate da ragazzone alte e bionde). Si corre male, c'è chi spinge, io non riesco a capire, sto andando a 5' al Km? Forse no, allora salto sui marciapiedi e nelle aiuole, scarto diversi podisti per non investirli, accelero perché forse ho perso tempo. Non riesco a prendere l'intervallo al 1° Km e neanche il secondo, il primo tempo utile lo visualizzo al 5°, ci siamo, sono più o meno in tabella, devo rispettarla per avere un minimo di obiettivo oltre a quello di arrivare in fondo. Ho qualche dolorino prima d'ora sconosciuto, credo sia solo la tensione.
Al 25° riesco a ragionare, la mente mi torna un pochino più lucida, chiudo la bocca, forse l'ho tenuta aperta da quando sono partito brandendo un perenne sorriso. Finalmente non piove più, il gruppo si è allungato e si corre con le medie prefissate, faccio un rapido calcolo e mi rendo conto di avere una proiezione di 3h27', per me è troppo, la maratona inizia al 35° questi non sono i miei tempi.  Mangio e bevo qualcosa, c'è ancora più gente in strada. Corro ormai da diversi km in prossimità di un diversamente abile che nelle leggere salite e nei punti impegnativi viene a turno spinto dai normodotati, (quelli che ce la fanno), questa cosa l'ho vista fare spesso ma qui tutto sembra diverso, il carrozzato ringrazia e quando può chiede di fare da solo, Lui si che va forte.  Improvvisamente sono al 37° Km, mi sono perso via rispetto al tempo, forse distratto dalla folla, forse perché stanco, ma chi se ne frega mi diverto ancora, non ho vesciche, sono fradicio ma non me ne rendo conto, intanto cerco le pozze d'acqua per tenere freschi i piedi, chiaramente non faccio fatica a trovarne. Mentre cerco nel mio piccolo marsupio una barretta energetica trovo il lettore MP4, avevo forse paura di rimanere solo in corsa? Faccio due conti, corro con una proiezione di 3h35' salvo errori, visto che non uso GPS o strumenti tecnologicamente avanzati. Improvvisamente eccolo l'arrivo, mancheranno 500 metri, guardo il display, se mi sbrigo riesco a passare sotto l'arrivo in 3h34', allungo e sento uno dolore dietro la coscia destra, quasi zoppicando passo in 3h35'08" (questo il mio tempo ufficiale), peccato mi dico, solo 9" e avrei potuto tiramela un pochino di più. Bellissimo!! Non ci crederete ma questa volta non è successo come avviene sempre, non ero emozionato, non chiedetemi il perché, forse questa corsa è "passata" troppo in fretta, forse tanta gente mi disorientava, forse mi divertivo talmente tanto che avrei voluto continuare. Mi avvio all'uscita e come mio solito tolgo scarpe e calze, infilo le ciabatte, e metto sulla testa l'asciugamano come fosse un turbate (perché adesso si che fa freddo), sembro un senza tetto, ma tanto a Berlino se ne vedono di tutti i colori. Così conciato e felice, con un bel sorriso e una splendida medaglia ricordo, vado verso la metropolitana per tornare in albergo, mi aspetta una serata di racconti e sms.
(Alessandro Benedetti)



02/04/2011


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