vedi tutti

Salomon Bandol Classic – Bandol (Francia) 12.06.2010

Era già qualche anno che parecchi amici corridori mi parlavano di questa corsa che si svolge in un paesino molto caratteristico che si affaccia sul mare proprio tra le due grandi città di Tolone e Marsiglia. “Vai a farla. Ne vale veramente la pena!”; oppure: “Non l'hai mai fatta?!? E che cosa aspetti ad iscriverti per quest'anno?”. Morale, mi sono iscritto e non vedevo l'ora di sperimentare se tutto quello che mi avevano raccontato fosse vero. Il destino ha voluto che quest'anno che mi sono iscritto io, tutti quelli che me ne avevano parlato così bene non erano iscritti; chi per un motivo chi per l'altro... Per fortuna ho trovato la compagnia di un mio carissimo amico, Daniele, anche lui alla sua prima esperienza alla “Bandol Classic”, che sebbene non fosse in perfette condizioni (una fastidiosa fascite al piede), ha deciso di prendere parte lo stesso, stringendo i denti e sopportando il dolore.
Partenza da casa alle ore 11 del mattino di sabato. I chilometri da percorrere (in auto) sono tanti, e non vogliamo arrivare all'ultimo minuto e fare “le corse” prima di dover correre veramente. Fa uno strano effetto partire a quest'ora, visto che di solito a fine mattinata la corsa quasi sempre è finita e si pensa se rientrare subito o concedersi qualche ora di relax post gara. Guido io, viste le condizioni del suo piede, ma la cosa non mi pesa; mi piace molto guidare, soprattutto su questo tratto di autostrada, molto bello, soprattutto dopo Cannes. I chilometri scorrono veloci e dopo circa un'ora e mezza ci fermiamo ad un autogrill per pranzare. La giornata è molto bella; sole e temperatura non troppo elevata. Una volta giunti a Bandol cerchiamo parcheggio; per fortuna non troppo lontano dalla zona partenza/arrivo/villaggio corsa (con tante bancarelle di abbigliamento e prodotti tecnici e alimentari) e ci rechiamo a ritirare i pettorali e il pacco gara. La maglietta che ci regalano è molto bella; rossa, con il logo della gara davanti e sulla schiena stampato l'elenco iscritti con tutti i cognomi. All'interno ci sono anche il chip ed un sistema a clip per applicare il pettorale alla maglietta senza usare spille da balia.
La partenza della nostra gara è fissata per le 18:30, e siccome abbiamo un po' di tempo ci concediamo una passeggiata per le vie della cittadina, tra i negozi che vendono souvenirs e i bar con ampi dehors. Ci accorgiamo anche che dal molo, ad orari regolari, parte una strana imbarcazione che una volta fuori dal porto si immerge completamente nell'acqua permettendo ai passeggeri di poter ammirare i fondali marini attraverso la chiglia trasparente. È una delle tante attrattive messe a disposizione dei turisti.
Bando alle ciance, è ora di cominciare a prepararsi, dunque torniamo alla macchina per cambiarci e applicare i pettorali alle canottiere (devo dire con qualche difficoltà iniziale, alle prese con il nuovo sistema di fissaggio). Sul pettorale, oltre al numero ci sono scritti il nome di battesimo, la città di provenienza, e per noi che siamo stranieri anche la nazione. L'organizzazione è sempre molto precisa e oserei dire “francese”. Tra i tanti corridori che si stanno riscaldando conosciamo altri due italiani; una coppia di Genova, che ha già corso qui altre volte, e anche loro ci decantano la bellezza del percorso.
L'ora di partenza si avvicina, e così ci avviciniamo tutti al gonfiabile della partenza. La “nostra” gara è soltanto la prima parte della manifestazione, che si compone di due corse separate. La prima si chiama “Bandol Classic”, la seconda, con partenza alle 22:30 si chiama “Bandol Classic Clair de Lune”. Ci si può iscrivere ad una soltanto, o ad entrambe le corse (chi ce la fa!!). Nella bolgia della partenza cerco di vedere se trovo un'altra canottiera di Happy Runner, dato che ho visto che tra gli iscritti c'è Enrico Giuglard, ma non ne vedo. Ad un certo punto Daniele si volta verso di me e vedo che dà un'occhiata alle mie spalle e mi dice : “Guarda dietro di te, sul pettorale c'è scritto Enrico!”. Così mi sono voltato e ho potuto conoscere un altro Happy Runner, che mi ha detto di aver partecipato a tutte e sei le edizioni. Ci siamo dati appuntamento all'arrivo, ma poi non ci siamo più visti. Ci incontreremo sicuramente un altra volta. Ciao Enrico.
Il via viene dato e ci avviamo passando per alcune strade cittadine, tra due ali di folla che ci guarda sfilare, superarci, rischiare di inciamparci, soffiare per i tratti di salita e rifiatare in discesa. Dopo un ampio tornante, invertiamo il senso di marcia e costeggiamo il porto con il mare alla nostra destra in un tratto pianeggiante, sempre su asfalto, e poi altra inversione e rientriamo nelle stradine più strette cominciando a salire. Mi sento bene, ma non oso più di tanto, perché non conosco il percorso, e non so che cosa mi aspetta. Infatti, bivio a sinistra e sentiero sabbioso con ringhiera in legno e vista sulla baia e sulle spiagge rocciose sottostanti. Altra salita, questa volta di nuovo asfalto, e ad un certo punto, deviazione... comincia lo sterrato, tra i cespugli e le frasche degli arbusti del sottobosco. Si sale, e sale anche il battito del cuore. Il sentiero è piuttosto largo, ma la parte centrale è piena di pietre e ha un fondo sconnesso, di conseguenza quasi tutti la scartano, correndo sui due lati. Soltanto qualche temerario, me compreso, si avventura tra un sasso e l'altro, per cercare di guadagnare qualche posizione.
All'improvviso scolliniamo una prima volta, e si riscende sempre saltellando tra una pietra e l'altra, fino ad arrivare ad un muro di mattoni alto almeno una quindicina di metri. É il ponte della ferrovia, e ci passiamo sotto entrando in un tunnel largo più o meno tre metri e alto circa otto (così a occhio). All'interno si sente l'eco dei passi di noi che arranchiamo pensando a cosa ci aspetterà all'uscita di questa galleria buia che sembra lunghissima. Ci aspetta la salita, ricca di curve, strappi (il più brutto me lo ricordo appena passato il settimo chilometro. Dopo tutta questa fatica il premio è incomparabile. Arriviamo in cima alla collina, e il sentiero ormai diventato una strada di campagna si snoda sulla cresta. Da qui la vista spazia a 360 gradi. Il panorama è stupendo. Il mare davanti a noi, illuminato dal sole. Tutto intorno colline verdi con la vegetazione di un colore verde intenso di foglie appena germogliate. Ancora qualche passo, e si domina il paese dall'alto, con tutta la baia. Mozzafiato.
Giusto il tempo di riprendersi un po' ed ecco che inizia una ripida discesa in terra battuta e ciottoli che qualche volta sfuggono da sotto il piede. Massima attenzione nel tentativo di recuperare qualche posizione, e come si sa, le discese durano sempre meno delle salite; in men che non si dica ci ritroviamo sull'asfalto, sempre in discesa.
Ora si corre sul tracciato che prima ci ha portato in cima alla collina, e ci si immette nuovamente sul sentiero sabbioso. In fondo a questo, invece di proseguire sulla strada asfaltata, continuiamo il sentiero, questa volta senza protezione a valle, con le scogliere e il mare sotto di noi. In questo tratto supero un concorrente vestito da sexy suora, con la minigonna corta e le calze a rete. Non lo invidio. Non che faccia caldo, ma vestito di nero, con il velo in testa e le calze a rete... Ah, a proposito, chi corre travestito, all'arrivo avrà in regalo una bottiglia di vino! E sono in tanti. Ricordo un gruppo che reggeva un gonfiabile a forma di polpo, e poi molti altri. Anche qui il panorama è stupendo, ma appena mi perdo un attimo a contemplare lo spettacolo della natura ecco che veniamo incanalati giù per una scaletta stretta e ripida, dove incontriamo anche qualcuno che sale contromano. Scopro in fondo alla scala che stavano andando via dal mare. Infatti ci ritroviamo ad affrontare una spiaggia sabbiosa con gli ultimi bagnanti che ci sostengono. Tanti bambini che ci guardano con la faccia da furbetti per vedere se qualcuno in un attimo di distrazione infila un piede nelle buche che avevano precedentemente preparato con tanta cura.
Il giro è quasi terminato, e dopo aver lasciato la spiaggia ci tocca ancora a superare un piccolo molo, entrare nel porticciolo, passare accanto allo stadio e raccogliere le energie per l'ultimo sprint e tagliare il traguardo in poco meno di un'ora. Il tempo di aspettare l'arrivo di Daniele, e di cercare se scorgevo anche Enrico e la coppia di signori genovesi, ma ho visto soltanto Daniele che dopo poco è arrivato dolorante e concentratissimo, soprattutto a non farsi ancora più male.
Ci siamo rifocillati e dissetati e poi ci siamo recati alle docce allestite all'interno dello stadio. Dopo la doccia, belli puliti e profumati, siamo rimasti a prendere un po' di fresco e a mangiarci un gustoso panino con il kebab e la salsa harissa, per far passare il tempo e vedere almeno la partenza della gara notturna.
Uno spettacolo nello spettacolo. Una quantità indefinita di lampade da testa che aspettavano il via e che si sono buttate per le vie del paese e per lo stesso percorso della gara pomeridiana al buio. Siamo rimasti ancora, e poi mentre andavamo verso la macchina per rientrare a casa abbiamo alzato la testa verso la collina che c'era di fronte a noi in lontananza e quasi increduli ci siamo fermati a guardare una fila lunga di luci che si muovevano sulla discesa che avevamo affrontato titubanti in pieno giorno. Al che abbiamo deciso di aspettare il passaggio dei primi, che non si sono fatti attendere molto, per incitarli ed incoraggiarli a poche centinaia di metri dal traguardo.
In questi frangenti, prima di salire in macchina per ritornare a casa, ho maturato l'intenzione di presentarmi qui l'anno prossimo deciso ad iscrivermi ad entrambe le gare. É un'esperienza che consiglio a tutti coloro che amano correre, anche in condizioni particolari, come il buio. Mi è dispiaciuto di non aver potuto assistere anche alla premiazione della gara notturna, e alla successiva estrazione a sorte di premi tra tutti i pettorali, però era già piuttosto tardi, e non avevamo programmato di fermarci a dormire. Pazienza, sarà per l'anno prossimo.
Buone corse a tutti.
Pier Guglielmi.



02/07/2010


Per lasciare un commento devi essere un utente registrato

commenti [0]

 
D L M M G V S
  01 02 03 04 05 06
07 08 09 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        
 

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. OK