vedi tutti

LA CORSA, UNA SCELTA NATURALE

 

  • Spesso mi è stato chiesto “perché cominciare a correre” quando il panorama sportivo, o motorio che dir si voglia, sia in grado di offrire attività più accattivanti, più motivanti e più divertenti. In realtà la risposta è semplice, tanto quanto la corsa stessa: tutti sanno correre. Per dedicarsi alla corsa non serve imparare nulla perché correre - così come camminare, saltare, lanciare, strisciare, rotolare e arrampicare – è un gesto naturale. Gli studiosi del movimento umano si sono infatti accorti che questi semplici gesti sono ciò che ci resta di un passato un po’ più movimentato in cui i nostri antenati si dovevano dar da fare per procurarsi il cibo e per difendersi dai pericoli che li circondavano. La scelta del running ha quindi come prima motivazione proprio questa, la sua semplicità di esecuzione e, perché no, di realizzazione pratica: un paio di scarpette, pantaloncini e maglietta e il gioco è fatto. Non servono strutture né complicati attrezzi o costosi strumenti, tanto meno campi o stadi dove cimentarsi a pagamento, ma solo chilometri di strada da poter percorrere al passo che si preferisce.
  • Alcune volte mi è stato obiettato che correre sia noioso: lo pensavo anch’io sino a quando non ho cominciato a farlo in compagnia di un gruppo di amici e mi sono accorto che, una volta trovato il passo a cui procedere chiacchierando, il ritrovo per la corsetta settimanale era la scusa per vedersi e raccontarsi senza essere seduti a un bar a bere alcolici o a mangiare dolci. Insomma un bel modo per svolgere attività sociale, farsi del bene con dal sano movimento, staccarsi dai pensieri di tutti i giorni – la corsa prolungata produce endorfine che sono volgarmente identificate come le sostanze del benessere – ed essere soddisfatti. Ecco che allora con la scusa della compagnia – ma chi gioca a calcio da solo si diverte? – la nostra cara e vecchia corsa comincia a prendere un aspetto diverso.
  • E come affrontare il problema del tempo, inteso in senso orario e in senso meteorologico? Anche qui con estrema semplicità. La mancanza di lunghi spazi nelle ore della giornata si risolve facilmente perché una volta indossati i capi giusti e uscendo dal fabbricato dove ci si trova la corsa inizia subito e quindi avendo a disposizione anche solo mezz’ora si può stare certi di fare attività per almeno venticinque minuti, cosa impossibile con qualsiasi altra disciplina esistente. Relativamente al tempo atmosferico è sufficiente coprirsi il giusto, quindi mai troppo perché a correre ci si scalda, che il training quotidiano diventa possibile, anche in presenza di pioggia o neve.

 

Buon divertimento! Matteo Merati



10/03/2007


Per lasciare un commento devi essere un utente registrato

commenti [0]

 
D L M M G V S
  01 02 03 04 05 06
07 08 09 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        
 

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. OK