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la gara

 

Domanda 1: Perché hai deciso di partecipare alla prima edizione del Challenge Roma 753?

Matteo: volevo disputare una gara nel mese di luglio, possibilmente in Italia. Quando ho saputo della prima edizione di questa gara, mi è piaciuta l'idea di gareggiare nella capitale e ho voluto dare fiducia all'organizzazione del circuito Challenge.

Daniele: la volontà era quella di fare una gara “lunga” prima dell’estate per proseguire il percorso iniziato a marzo con lo sprint a Barzanò, proseguito con gli olimpici di milano (Ecorace e Deejay TRI) e Bardolino. Eh poi vuoi mettere il fatto di poter avere finalmente una bella medaglia !!??

 

Domanda 2: è stata la tua prima gara su queste distanze?

Matteo: non avevo mai gareggiato in precedenza in un "atipico", ma questa gara aveva delle distanze molto vicine a quelle di un triathlon medio. Quest'anno avevo gareggiato in maggio al 70.3 di Aix en Provence (Francia) e in giugno al 70.3 di Rapperswil-Jona (Svizzera). 

Daniele: prima esperienza preceduta da circa 2 mesi di preparazione per allungare un po’ le distanze (soprattutto in bici) ed adattarmi alla bici da crono. 

 

Domanda 3: cosa ti ha impressionato della frazione di nuoto?

Matteo: senza dubbio l'aspetto del laghetto dell'EUR... l'acqua era sì di colore verde, ma non la definirei propriamente "verde smeraldo". Avrei voluto boe più visibili lungo il percorso, quelle intermedie erano molto piccole.

Daniele: ho una immagine che mi è rimasta impressa: arrivato alla seconda boa volevo guardare sul mio GPS che distanza avessimo già percorso. Il piccolo problema è che l’acqua era cosi’ “verde” che non si vedeva l’orologio quando facevo la bracciata…

Altra cosa che mi ha fatto ridere (scusate ma io mi diverto con ste cose anche quando sono in gara), sono stati i giudici sul pedalò a seguire la gara. Questa era davvero la prima volta che lo vedevo!!!

 

Domanda 4: ti è piaciuto il percorso di ciclismo?

Matteo: nei giorni immediatamente precedenti alla gara era stata comunicata la modifica al percorso per motivi di sicurezza. Purtroppo questo non ci ha consentito di pedalare nelle zone più belle di Roma, ma ci siamo trovati prevalentemente in periferia e in zone poco interessanti, su strade che presentavano parecchie buche. 

Daniele: peccato non essere passati nelle zone più caratteristiche di Roma per il cambio all’ultimo minuto del percorso bici. Passare davanti al Colosseo sarebbe stato sicuramente un bell’effetto. Strade con molte buche che costringevano a continue gimkane ma, per fortunala gara era “no-draft”. Non so cosa sarebbe potuto succedere se fossimo stati in gruppo…

 

Domanda 5: la frazione di corsa come è andata?

Matteo: è stata molto calda, e di conseguenza molto sofferta. Per fortuna dopo il primo dei quattro giri intorno al laghetto dell'EUR mi sono affiancato a Daniele e, insieme a lui, ho completato la gara condividendo gioie e dolori. Viste le condizioni meteo, non ho badato molto alla velocità ma ho pensato solo ad arrivare in fondo!

Daniele: Molto bello il passaggio accanto al “Giardino delle cascate” (cercate qualche foto su internet, ne vale davvero la pena). 

Molto caldo ma, per fortuna, preventivato. Ho cercato di idratarmi e di abbassare la temperatura con acqua (tanta) sulla testa. 

Davvero bello correre con Matteo motivandoci a vicenda e ridendo anche delle piccole lacune organizzative. 

 

Domanda 6: il tifo degli spettatori è stato all'altezza dell'evento?

Matteo: purtroppo ho visto pochi spettatori e sentito poco tifo. Siamo anni luce lontano dal tifo che si incontra durante le gare all'estero. 

Daniele: Qualche curioso presente alla partenza della frazione nuoto. Praticamente nessuno sulla parte bici (legato al passaggio in zone prevalentemente periferiche). Poca gente nel parco per la frazione nuoto. Forse abbiamo incitato più Matteo e io gli spettatori che il contrario (l’Happy pacer che è in me ha sempre la meglio…)

 

Domanda 7: il tuo risultato finale ti soddisfa?

Matteo: considerato che poco prima della partenza sono stato male e che pensavo di non riuscire nemmeno a prendere il via, sono soddisfatto della mia performance complessiva. Come sempre ho chiuso la gara pensando che avrei potuto fare di meglio, ma questo lo considero uno stimolo per le prossime occasioni. 

Daniele: assolutamente si. Il mio obiettivo primario era finire la gara “bene” e fare esperienza sulla distanza testando alimentazione, bici e, ovviamente, anche la mia mente. Per me era, quindi, una gara e una sfida con me stesso più che con il cronometro.

Comunque anche il crono è stato migliore delle mie aspettative. In realtà è stato solo merito del percorso un po’ più corto del previsto ma non ditelo a nessuno ;-)

 

Domanda 8: l'organizzazione dell'evento è stata all'altezza delle aspettative?

Matteo: in modo parziale, alcune cose hanno funzionato bene altre un po' meno. In generale ho avuto l'impressione di una organizzazione all'altezza di una gara "provinciale" di secondo ordine, non centro di un evento nazionale che si svolgeva nella capitale.

Daniele: mi aspettavo qualche cosa di molto più “maestoso” ma forse ho visto troppi video di presentazioni di gare!

In realtà era tutto molto normale e simile ad una qualunque gara non in una grande città e senza marchio. L’impressione che ho avuto è che Challenge non abbiamo influito molto sull’organizzazione lasciando tutto al team locale. 

 

Domanda 9: consiglieresti questa gara a un altro triathleta?

Matteo: si perché gareggiare a Roma è stato comunque bellissimo. Però se si cerca la migliore organizzazione, conviene puntare ad altre gare. Se si cerca la prestazione, conviene andare verso nord dove il caldo si fa meno sentire...

Daniele: Tirate le somme di tutto, assolutamente si. Ideale per essere una prima volta sulla distanza (quei pochi km di differenza con un vero 70.3 possono fare la differenza) e per la location (molto più facile portare la bici in treno che non in aereo). E poi Roma è sempre Roma: con tutti i suoi problemi e le cose che potrebbero funzionare meglio rimane, a mio parere, una delle città più affascinanti al mondo.

 

Domanda 10: come è stato il clima generale dell'evento?

Matteo: festoso e abbastanza "caotico". Il numero di partecipanti non è stato molto elevato (poco più di 200 atleti), ma i presenti si sono fatti sentire soprattutto durante la lunga attesa prima della partenza.

Daniele: Molto casereccio e, come ho già detto sopra, un po’ normale. Sono convinto però che la manifestazione possa crescere e, con qualche aggiustamento, diventare una tappa di riferimento nel calendario italiano.
Buona la prima e sempre e comunque Happy!!

 

    
  
  

  


28/07/2017


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